PENSARE E INTEGRARE: FUNZIONI POSSIBILI NELL’ISTITUZIONE SCUOLA?

Di Manuela Baldasso, Anna Ferrari, Maria Teresa Heusch

 

RIASSUNTO

Le Autrici, attraverso il racconto di due esperienze di intervento nelle scuole, mettono in evidenza il ruolo dello psicologo finalizzato a sviluppare la riflessione con le diverse componenti dell’istituzione. Tutto ciò a partire dal lavoro di sportello con gli studenti. Viene descritto l’impegno delle psicologhe per costruire uno spazio nella propria mente e nella realtà scolastica e per giungere a posizioni maggiormente integrate e facilitanti la relazione tra docenti e studenti. Viene evidenziato che il lavoro di contenimento delle istanze emotive che i ragazzi portano a scuola ha una risposta positiva quando gli adulti – psicologi, insegnanti, genitori e dirigente scolastico – accettano la sfida di rimettersi in gioco nella relazione con gli adolescenti/studenti e con la complessità delle specifiche situazioni.

Parole chiave: Scuola abbandonica; ferita narcisistica; spazio di riflessione; rispecchiamento; creatività insegnante; contenitore istituzionale.

SUMMARY

To think and integrate: would that be possible in schools? Through the presentation of two interventions in schools, the Authors emphasize the psychologist’s role as one aimied at promoting and developing reflection in cooperation with the different institutional parts. All this moving from a health care service for students. They describe their efforts at making room, in their minds and in schools, and reaching better integrated standpoints that would facilitate the relationship between teachers and students. They stress the utility of students’ emotional containment at school when the adults/psychologists, teachers, parents and headtea-cheraccept the challenge and face the relationship with the adolescents/students and the complexity of the specific institutions.

Key words: School drop out; narcissistic wound; reflection space; mirroring; teaching creativity; institutional container.

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