DALLA DIAGNOSI AL PROCESSO DIAGNOSTICO

Di Giuseppe Refolo

 

RIASSUNTO

La nascita della psichiatria clinica di metà Ottocento coincide, e per alcuni aspetti si fonda, sulla necessità di operare diagnosi oggettive dei comportamenti psicopatologici. Nella linea della medicina positiva, la diagnosi psicopatologica si organizza in modo descrittivo al fine di cogliere le minime caratteristiche che differenziano i quadri clinici colti come «naturali». Ciò comporta la polverizzazione della diagnosi e della clinica. Questa posizione, seduttiva e rassicurante, si ripresenta puntualmente ogni qual volta è difficile sostenere la complessità dei processi terapeutici in cui la diagnosi si compia attraverso la partecipazione soggettiva del terapeuta. Soprattutto la psicoanalisi introduce che si ponga attenzione alla struttura di fondo, sufficientemente unitaria, che organizza ed è alla base delle molteplicità dei quadri clinici. Con la psicoanalisi si passa, quindi, dalla diagnosi descrittiva al «processo diagnostico» che vede clinico e paziente cimentarsi in percorsi diagnostici spesso cangianti. Ciò è particolarmente evidente e utile soprattutto nella clinica dei pazienti adolescenti dove la soggettività e le potenzialità risultano il centro dell’incontro terapeutico.

Parole chiave: Diagnosi; processo diagnostico; nosografia; depressione; psicoastenia; DSM; adolescenza.

SUMMARY

From the diagnosis to the diagnostic process. The origins of clinical psychiatry around mid ‘800 overlap with, and for certain aspects are based upon, the need of translating psychopathological behaviours into an objective diagnosis. Within positivistic medicine, diagnosis is a descriptive process aiming to the accurate discrimination of different clinical conditions, which are considered «natural» conditions. This has reductionist consequences for both the clinical work and the diagnosis itself. At the same time, that is a reinsuring and seductive perspective that may arise every- time it is too difficult for the clinician to sustain the complexity of therapeutic processes in which the diagnosis is based on the therapist’s personal involvement. Psychoanalysis changes perspective suggesting that the attention should be given at the psychic apparatus of the individual, which organises and is at the origins of many clinical conditions. Therefore, with the psychoanalytic approach there is a transition form descriptive diagnosis to a «diagnostic process» in which both clinician and patient are involved. This is particularly true with adolescent patients, with whom subjectivity and potentialities are central features of the therapeutic en- counter.

Key words: Diagnosis; diagnostic process; nosography; depression; psychastenie; DSM; adolescence.

5,00 

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