Scopo del Seminario è far percepire ai Partecipanti la portata affettivo-emotiva del Controtransfert prima che lo studio teorico condiviso comunque intenso possa inibire l’approccio diretto
A tale scopo la letteratura viene presentata nella seconda metà del percorso di formazione seminariale, mentre nella prima ci si addentra nell’argomento attraverso presentazioni ed evocazioni del docente e dei Partecipanti. Per lo stesso scopo di cogliere gli affetti del Partecipante al lavoro e la loro graduale ‘messa in forma’, anche l’itinerario didattico fra le letture, comunque proposto dal docente, sarà modulato anche considerando l’andamento del percorso esperienziale del gruppo dei Partecipanti e le loro aspirazioni in tal senso. La parte finale del ciclo di incontri viene spesso dedicata a supervisioni del materiale clinico dei Partecipanti in cui vengono evidenziati gli elementi controtransferali.TESTI DI RIFERIMENTO
– Albarella C. Donadio M. Il Controtransfert, Liguori 1986.
– Baldini T. Ragazzi ‘al limite’. Seminari per conoscerli e aiutarli, Franco Angeli 2011.
– Gutton Ph. Psicoterapia e adolescenza, Borla, 2002 – parte 1° cap. 4° e parte 3° cap. 2°.
– Novelletto A. L’Adolescente. Una prospettiva psicoanalitica. Astrolabio 2009 da pag.: 78-81; 143-158.
– Pontalis J.B. A cominciare dal controtransfert: il morto e il vivo intrecciati. In: Tra il sogno e il dolore, Borla, 1988.
Scopo del Seminario è allenare i Partecipanti alla comprensione delle dinamiche di coppia e familiari, in particolare all’accoglimento e al lavoro con la coppia genitoriale.
La relazione psicoterapeutica con gli adolescenti non solo mette in gioco i “genitori interni” ma mette spesso il terapeuta a contatto – nell’accoglimento o in momenti critici del trattamento – con i “genitori concreti”. A partire dal materiale clinico presentato dai partecipanti, il Seminario lavorerà su ‘La psicoanalisi senza il paziente’. Con questo termine indichiamo una tecnica di cura volta a quegli adolescenti gravi che rifiutano ogni forma di trattamento e si avvale esclusivamente della relazione terapeutica con la coppia genitoriale.TESTI DI RIFERIMENTO
– Cahn R. (1990). Adolescenza e follia Roma, Borla, 1993.
– Carbone P. (2005) Genitori e Figli, in “ADOLESCENZE, percorsi di psicologia clinica”, Roma, Magi Ed.
– Dicks H. V. (1967). Tensioni coniugali Roma, Borla.
– Faimberg H. (1993). II “telescopage” delle generazioni, in Trasmissione della vita psichica tra generazioni, Roma, Borla.
– Shapiro, R. (1972). Projective Identification as a mode of perception and behaviour in families of adolescents. Int. J. Psycho-Anal., 53, 523-529.
Scopo del Seminario è allenare i partecipanti, attraverso la teoria, la presentazione e discussione di casi clinici ed un assetto gruppale, ad usare la propria consapevolezza emotiva ed il pensiero come “spazio terzo” per instaurare momenti di allontanamento dall’azione e dall’impatto con la richiesta di una risposta urgente.
Il gruppo di lavoro esperenziale costituisce un “ambiente mentale” degli adulti in cui, nei vari livelli di complessità e di articolazione, il pensiero psicoanalitico sul funzionamento mentale dell’adolescente rappresenta quel luogo mentalizzato che consente ai differenti percorsi istituzionali di prendere forma e di procedere in modo integrato.TESTI DI RIFERIMENTO
– Bonaminio V., Iaccarino B. L’Osservazione diretta del bambino, Bollati Boringhieri 1989.
– Miller L., Rustin M., Shuttleworth J. Neonati visti da vicino, Astrolabio 1993.<br>
– Vallino D. Macciò M. Essere Neonati, Borla 2004.<br>
– Eddy V. Cosa passa per la mente di un bambino, Raffaello Cortina 2010.
L’adolescenza come periodo critico dello sviluppo. Il rapporto tra nuove conoscenze sullo sviluppo del cervello e rischio psicopatologico; vulnerabilità biologica, relazione tra vulnerabilità e fattori ambientali negli esordi in adolescenza.
Epidemiologia dei Disturbi Mentali in adolescenza: le nuove emergenze (comorbilità con l’uso di sostanze; le condotte autolesive). L’esordio dei disturbi mentali gravi: esordio schizofrenico e bipolare. Psicosi e uso di sostanze: un modello attuale nella convergenza tra fattori biologici, ambientali e di sviluppo nella costruzione dei Disturbi Mentali. L’uso degli psicofarmaci: elementi di base sull’efficacia e sulla tollerabilità. Il farmaco nel trattamento integrato dell’adolescente con disturbi mentali gravi: uso e abuso del farmaco, modelli di trattamento integrato. La prescrizione in adolescenza. Organizzazione dei servizi per l’adolescenza, con particolare riferimento ai servizi per l’emergenza. Il reparto psichiatrico per l’adolescenza: finalità e limiti del ricovero, integrazione con i servizi ambulatoriali e per la post-acuzie. La relazione terapeutica durante il periodo di ricovero.TESTI DI RIFERIMENTO
– Tafuro M., Ferrara M., Carratelli T., Il Disturbo Bipolare nel bambino e nell’adolescente. Fioriti editore, Roma, 2006.
– Ferrara M.,”Il ricovero psichiatrico”. In: ”Adolescenze. Percorsi di psicologia clinica”, a cura di Carbone P. Magied., Roma, 2005.
– Ferrara M., “Adolescenza, neurosviluppo, psicopatologia”. Psichiatria dell’ Infanzia e dell’ Adolescenza Magi ed., Roma, 2005.
– Ferrara M., Scritto sul corpo: condotte autolesive e adolescenza. AeP. Adolescenza e Psicoanalisi, 2/2008 Magi ed., Roma, 2008.
– Ferrara M., Nardecchia, Ferroni, Ardizzone M.Cannabis, psicosi, adolescenza: recenti dati clinici e sperimentali. Psich. Inf. Adol. 77, 502-514, 2010.
Di volta in volta viene proposto un approfondimento teorico collegato alle peculiarità del caso clinico.
Previa presentazione di sedute di consultazione diagnostica con adolescenti gli allievi, in piccoli gruppi di lavoro, sviluppano un elaborato scritto focalizzato su una delle linee prospettiche seguenti a partire dal caso: il setting, i primi movimenti di transfert-controtransfert, il funzionamento mentale dell’adolescente, la trattabilità, la costruzione dell’alleanza con l’adolescente, la restituzione ai genitori. Gli elaborati vengono poi discussi in seminario.TESTI DI RIFERIMENTO
– Genovese C. Setting e processo psicoanalitico, Ed. Cortina, 1988.
– Semi A. Tecnica del colloquio, Ed. Cortina,1985.
– Jeammet Ph, e Corcos M. Évolution des problématiques à l’adolescence, Ed. Doin, 2001.
– Carbone P. Adolescenze, Ed. Magi, Roma, 2005.
Il Seminario di supervisione si svolge in gruppo. È incoraggiato il contributo di tutti.
I casi clinici possono essere uno o due nel corso dell’anno di insegnamento. Molta attenzione è rivolta a sviluppare al meglio l’ascolto analitico. La risonanza emotiva dell’Allievo nell’incontro con l’adolescente è interrogata e analizzata. La costruzione dell’alleanza terapeutica è sostenuta anche attraverso il riconoscimento dei possibili timori dell’Allievo di fronte alla possibilità che “l’adolescente resti e lo investa di aspettative”. La vulnerabilità narcisistica e il potenziale creativo dell’adolescente sono specificamente considerati. La cura e la manutenzione del setting sono affrontati sensibilizzando l’Allievo al valore di tale dispositivo.TESTI DI RIFERIMENTO
– Freud S. (1895), Il caso di Emma. In: Progetto di una psicologia. OSF., Vol. 2, Torino: Boringhieri, 1968, pp. 252-258.
– Freud S. (1905), Le trasformazioni della pubertà. In: Tre saggi sulla sessualità infantile. OSF., Torino: Boringhieri, 1970, pp. 514-534.
– Freud S. (1915), Caducità.OSF, 8, Torino, Boringhieri 1976.
– Freud A. (1958), Adolescence. Psychoanalytic Study of the Child, 13, 255-278.
– Bernfeld S. (1922), Concerning a typical form of male puberty. Vienna Psychoanalytic Society Minutes. In: Adolescent Psychiatry, 1995, Vol. 20, 51-65.
Il Seminario di supervisione si svolge in gruppo. È incoraggiato il contributo di tutti.
I casi clinici possono essere uno o due nel corso dell’anno di insegnamento. Molta attenzione è rivolta a sviluppare al meglio l’ascolto analitico. La risonanza emotiva dell’Allievo nell’incontro con l’adolescente è interrogata e analizzata. La costruzione dell’alleanza terapeutica è sostenuta anche attraverso il riconoscimento dei possibili timori dell’Allievo di fronte alla possibilità che “l’adolescente resti e lo investa di aspettative”. La vulnerabilità narcisistica e il potenziale creativo dell’adolescente sono specificamente considerati. La cura e la manutenzione del setting sono affrontati sensibilizzando l’Allievo al valore di tale dispositivo.TESTI DI RIFERIMENTO
– Cahn R. (1990). L’Adolescente nella psicoanalisi. Roma, Borla, 2000.
– Novelletto A.Il misterioso salto tra diagnosi e terapia, in L’adolescente, una prospettiva psicoanalitica. Astrolabio 2009.
Anticipazione degli argomenti
Il Seminario offre un orientamento sul ruolo del gruppo nel processo di crescita dell’adolescente. Tale processo evolutivo viene descritto alla luce dei principali modelli della psicoanalisi dell’adolescenza.
Scopo dei seminari sarà quello di fornire una storia della prospettiva dello sviluppo in psicoanalisi, nonché di delineare le diverse linee di sviluppo del piccolo bambino, dalla nascita al dispiegarsi delle relazioni triangolari e l’ingresso nell’Edipo.
Il Seminario si articola in due anni. Un anno è dedicato ai disturbi di Personalità in adolescenza, un altro anno è dedicato ai Disturbi del Comportamento Alimentare.
Scopo del Seminario è avvicinare gli allievi ai concetti fondamentali elaborati dal creatore della Psicoanalisi, attraverso la lettura diretta dei testi e la riflessione sul percorso del suo pensiero a partire dalla presa in cura dei pazienti e dagli insegnamenti che ne ha ricavato.
Il senso di questo Seminario all’interno della formazione è molteplice sia per quanto riguarda l’acquisizione di uno strumento interno di comprensione propedeutico alla clinica, sia rispetto all’oggetto e al campo dell’osservazione.
Il Seminario propone agli allievi del primo anno più che un modello diagnostico l’importanza dell’assetto mentale del terapeuta e la conoscenza del funzionamento dell’adolescente in rapporto alla sua intensa attività auto-diagnostica e al suo assetto narcisistico.
Verrà tra l’altro messo l’accento sul concetto di accoglimento, sulle forme e sui diversi setting attraverso i quali esso può declinarsi. Verranno inoltre approfonditi i concetti più importanti della psicoanalisi dell’adolescenza relativi alla valutazione psicodiagnostica.
Anticipazione degli argomenti
Il Seminario offre un orientamento sul ruolo del gruppo nel processo di crescita dell’adolescente. Tale processo evolutivo viene descritto alla luce dei principali modelli della psicoanalisi dell’adolescenza.
Scopo dei seminari sarà quello di fornire una storia della prospettiva dello sviluppo in psicoanalisi, nonché di delineare le diverse linee di sviluppo del piccolo bambino, dalla nascita al dispiegarsi delle relazioni triangolari e l’ingresso nell’Edipo.
Il Seminario si articola in due anni. Un anno è dedicato ai disturbi di Personalità in adolescenza, un altro anno è dedicato ai Disturbi del Comportamento Alimentare.
Scopo del Seminario è avvicinare gli allievi ai concetti fondamentali elaborati dal creatore della Psicoanalisi, attraverso la lettura diretta dei testi e la riflessione sul percorso del suo pensiero a partire dalla presa in cura dei pazienti e dagli insegnamenti che ne ha ricavato.
Il senso di questo Seminario all’interno della formazione è molteplice sia per quanto riguarda l’acquisizione di uno strumento interno di comprensione propedeutico alla clinica, sia rispetto all’oggetto e al campo dell’osservazione.
Il Seminario propone agli allievi del primo anno più che un modello diagnostico l’importanza dell’assetto mentale del terapeuta e la conoscenza del funzionamento dell’adolescente in rapporto alla sua intensa attività auto-diagnostica e al suo assetto narcisistico.
Verrà tra l’altro messo l’accento sul concetto di accoglimento, sulle forme e sui diversi setting attraverso i quali esso può declinarsi. Verranno inoltre approfonditi i concetti più importanti della psicoanalisi dell’adolescenza relativi alla valutazione psicodiagnostica.