IL COUNSELLING: TRA PSICOANALISI E ADOLESCENZA

Di Marialuigia Zirollo

 

RIASSUNTO

L’articolo ha preso spunto dal progetto «Spazio Ascolto» che propone ogni anno interventi di counselling psicodinamico psicoanaliticamente orientato all’interno di alcune scuole superiori della città di Napoli. Ho presentato nello specifico un lavoro con un’adolescente (quattro incontri di consultazione e uno di follow up), approfondendo la peculiarità. Ho cercato di evidenziare l’utilizzo, con questi adolescenti, di tecniche psiconalitiche
all’interno di un setting completamente diverso da quello della psicoterapia psicoanalitica. Si sono evidenziati l’importanza della relazione che viene utilizzata come strumento cardine di questo lavoro e in particolare la capacità del terapeuta di sfruttarla badando però ai rischi di dipendenza e ai bisogni di autonomia degli adolescenti. La relazione con il terapeuta dà in primis prova dell’esistenza dell’adolescente, lo riconosce nella sua individualità, lo accompagna e sostiene in quel complesso processo di soggettivazione nel quale è coinvolto. Il lavoro prosegue, attraverso l’introduzione di un caso, con l’illustrazione degli obiettivi che si sono costruiti nel corso delle consultazioni: sostenere la paziente nella possibilità di ri-rappresentarsi, mantenere un flusso associativo dal quale far emergere via via nuove rappresentazioni senza mai perdere di vista il mondo quotidiano che a volte protegge l’adolescente dalla dipendenza regressiva. Il counsellor deve creare assieme all’adolescente uno spazio libero in cui poter interrogare e confrontare quello che accade all’esterno con quello che accade all’interno del mondo dell’adolescente. In quattro incontri non è possibile prefiggersi obiettivi molto ambiziosi, ma è fondamentale non perdere di vista le risorse degli adolescenti e lavorare sulle loro naturali spinte alla soggettivazione.

Parole chiave: Counselling psicodinamico psicoanaliticamente orientato; relazione terapeutica; qui ed ora; soggettivazione; ri-rappresentazione; sogno.

SUMMARY

Between psychoanalysis and adolescence. This paper has been inspired by the «Spazio Ascolto» project, which every year promotes psychoanalytically informed counselling interventions in some high-schools in Naples. Specifically, I presented the work done with an adolescent (four consultation sessions and one follow-up session), focusing on the specific use of psychoanalytic techniques within a setting that differs considerably from the one in psychoanalytic psychotherapy. Special emphasis was given to the relationship, seen as the key mean of intervention; in particular to the therapist’s ability to use it and, at the same time, to take into account the issue of dependency and need of autonomy typical of adolescents. In fact, the relationship with the therapist is thought to support the adolescent’s being, by recognising his/her subjectivity and by sustaining the subjectification process in which he or she is involved. This paper continues illustrating the goals set during the consultation: supporting the patient in the process of re-representing herself, maintaining an associative process from which new representations may have gradually
raised, maintaining sight of the girl’s everyday life in order to protects her from both regressive and dependence anxieties. The counsellor and the adolescent should create together a space in which they can explore
and compare what is happening in the inner world of the adolescent with what is happening in the external reality. Although it is hard to gain very ambitious results in four meetings, it is important to maintain confidence in the adolescents’ inner resources, trusting their natural strive towards subjectivation.

Key words: Psychoanalytically oriented psychodynamic counseling; therapeutic relationship; hinc et nunc; subjectivation; re-representation; dream.

5,00 

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