Tito Baldini, Daniele Biondo, Paola Carbone, Cinzia Lucantoni, Giovanna Montinari
La monografia che vi accingete a leggere apre con un Editoriale diverso, perché, recentemente, il Direttore di AeP, Prof. Gianluigi Monniello, è venuto a mancare.
ARTICOLI ORIGINALI
IL SOGGETTO DELLA PAROLA E DEL MEDICAMENTO
Setting analitico e funzioni del farmaco
Giovanna Montinari, Giuseppe Riefolo
“CON LA TESTA FRA LE NUVOLE”
Interventi terapeutici creativi in adolescenza
Maria Grazia Reina, Laura Pistorio, Daniela Bordonaro
UN CASO GRAVE RITIRO INFANTILE RISOLTO NEL PERCORSO PSICOTERAPEUTICO TRA INFANZIA E ADOLESCENZA
Descrizione clinica e considerazioni teoriche
Elena Bonassi
IL FANTASMA DELLA FAMIGLIA D’ORIGINE NELLA VITA PSICHICA DI UNA COPPIA DI GENITORI ADOTTIVI
Paola Vichi
Egli ha guidato la Rivista dall’autunno 2006 all’autunno 2016, dieci anni difficili e importanti per la diffusione del pensiero psicoanalitico sull’adolescenza, anche nel senso della presa di coscienza di una sua raggiunta maturità teorico-metodologica declinata sul piano della clinica.
Considerazione da raggiungere, nell’intento del Direttore, sia internamente al movimento psicoanalitico sia nell’ambito dei servizi territoriali, del pubblico e del privato sociale, delle istituzioni scolastiche e amministrative locali, della giustizia minorile.
L’obiettivo di Monniello in Rivista, in piena continuità con il solco tracciato dal suo predecessore, è stato duplice: rinforzare l’assetto altamente psicoanalitico della psicoterapia dell’adolescenza e portare, gradualmente, tale forma di aiuto, anche oltre la stanza del divano e della poltrona. Monniello si dedicò a tali obiettivi con rigore, dedizione, precisione, motivando i collaboratori, pretendendo molto da se stesso, come nel suo stile. Avendo assicurato al Periodico una struttura fortemente ancorata alla psicoanalisi, nello specifico dell’adolescenza, Monniello ha potuto avvicinare la Rivista a realtà attive a bassa soglia e dedite al fare, accogliendo in essa il pensiero di chi con gli adolescenti lavora nei servizi territoriali con dedizione. Questo senza mai toglier nulla sia all’ancoraggio alla psicoanalisi che alla condivisione del cammino con l’istituzione psicoanalitica, la quale amava Monniello e ne affermava il valore. Del resto, l’avere realizzato e condotto per decadi un Servizio universitario di Ospedale di Giorno per adolescenti, fortemente orientato alla psicoanalisi, e alla migliore tradizione in tal senso, quella francese, poneva Monniello da sempre tra le due culture, del pensare, analiticamente, e del fare, con l’analisi dentro.
Monniello ereditò la Direzione dal Prof. Arnaldo Novelletto, il quale fondò e condusse il Periodico dal 2001 al 2005 contribuendo a livello internazionale, grazie alla sua riconosciuta autorità, a legittimare l’ambito della psicoanalisi dell’adolescenza. Entrambe le direzioni sono state unite dall’intento di coniugare la rigorosa ricerca teorico-clinica psicoanalitica alla sua utilizzazione in molteplici tipologie di setting. Circa la loro dedizione al binomio appena riferito, fa riflettere che ambedue, nel lavoro per AeP, sono stati fermati, solo, dalla morte. Noi che siamo chiamati
a percorrere il solco tracciato e ampiamente coltivato da Novelletto e Monniello sentiamo forte l’impegno di proseguire tale fruttuosa linea di ricerca, di approfondirla e valorizzare le grandi opportunità che essa ancora può offrire. Ne sono una prestigiosa testimonianza i titoli delle monografie e gli Autori coinvolti. Circa le prime: Setting, Femminilità, Giovane adulto, Romanzo adolescente, Adolescenze inquiete, Il corpo, Genitori, L’adolescente, Gruppalità, Migranti, Gravidanze, Alleanza, Scuola, Eroi, Sogno, Ado.com, Formazione, Limiti, Sessualità, Istituzioni. Relativamente ai secondi: Pellizzari, Schaeffer, Corcos, Richard, Jeammet, Ravera, Bollas, Le Breton, Nicolò, Cahn, Balsamo, M.R. Moro, Marcelli, Fraire, Meissner, Siety, Gutton, De Mijolla Mellor, Bonnet, Aubrey, Agostini, Fessaguet, Barzin, Birraux, scusandoci coi molti altri che, solo per motivi di spazio, non annoveriamo.
Chi scrive ha accompagnato la prima e la seconda Direzione, vuoi affiancando, circa quindici anni fa, l’avvio e l’intera costruzione fino a oggi, vuoi entrando poco dopo nel «dispositivo».
Ora tocca a noi, abbiamo ereditato tanto e contribuito a promuovere, ci sentiamo tutta la responsabilità di portare avanti al meglio di noi stessi, continuando a edificare sulle solide basi allo stesso tempo ricevute
e promosse.
Ecco quindi l’attuale Monografia Esperienze terapeutiche che, come accennato, apre, come già in passato, a quanta psicoanalisi di adolescenza possa realizzarsi se hai i piedi fondati nella nostra disciplina e il corpo slanciato a prendere «al volo» ragazzi che non ce la fanno: i rapporti tra analisi e farmaco nei casi «difficili»; il coraggio di non disdegnare interventi creativi, così come il ricorso, anche oltre l’infanzia, al disegno e al gioco; il ruolo del fantasma, che risuona nella classicità, sia della psicoanalisi che dell’arte; l’opera, riuscita, di legare psicoanalisi di adolescenza
e attualità sullo specifico della Jihad e della letteratura d’Autore; l’ambito della visione estetica declinata alla teoria e alla clinica psicoanalitica fase specifica; l’importanza del controtransfert e del counselling nell’approccio, clinico ma anche educativo, con l’adolescente. E sempre attuali risultano le riflessioni degli Autori di volumi sulla somatizzazione in adolescenza, e sul lavoro in gruppo, con particolare attenzione ai gruppi di allievi, mentre la presentazione di un volume sulla importanza della cura rigorosa di Riviste nella storia delle idee, opera condotta da «ragazze e ragazzi», conferma degli intenti di AeP, nel presente e nel futuro.
A proposito dell’ultimo passaggio, stiamo lavorando attivamente sulla prossima monografia, 1-2017, che titolerà Giustizia, e sulla successiva, Creatività. Riceviamo con piacere in Redazione consigli e critiche, sempre costruttive, mantenendo, anche così, uno scambio proficuo tra Redazione e Lettori.