DA NARCISO A ECO. Forme del tempo in musica

di Michel Imberty

 

RIASSUNTO

Il mito di Eco è stato spesso trascurato rispetto al più celebre mito di Narciso. Entrambi rappresentano il riflesso: ma se lo specchio di Narciso rispecchia oggetti nello spazio, lo specchio di Eco è invece specchio di suoni, di rumori e di voci; è quindi specchio del tempo. Come il neonato che attraverso le interazioni e gli scambi con la madre crea l’esperienza del tempo e della sua stessa esistenza, così l’eco in musica dà origine a un susseguirsi di suoni infiniti, interminabili e senza fine che definiscono il tempo e il suo ritmo. E mentre Narciso, muore risucchiato dal suo riflesso, Eco lascia intendere la conclusione abbastanza da farne avvertire la minaccia, ma non abbastanza per non tentare di negarla. Eco è il dubbio vivente davanti alla certezza mortale di Narciso.

Parole chiave: Musica; Eco; Narciso; involucro sonoro; specchio.

 

SUMMARY

From Narcissus to Echo. Shapes of time in music. The myth of Echo has often been overlooked in comparison to the more known myth of Narcissus. They both represent some form of reflection: if Narcissus’ mirror reflects in the space, Echo’s mirror reflects through sounds, noises, and voices; therefore the latter it’s a temporal mirror. Likewise a new-born who, through the exchanges and the interactions with mother creates his/her experience of time and of his/her-own existence, similarly, Echo in music originates a subsequence of infinite sounds which define time and space. While Narcissus dies swallowed by his own reflection, the myth of Echo allows to imagine her end well enough to make people sense some form of treat, but not explicitly enough to avoid its denial. Echo is a living doubt in front of the certain mortality of Narcissus.

Keywords: Music; Echo; sound envelop; mirror.

5,00 

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